Relazioni e studi di compatibilità
Interventi ricadenti in aree a penalità geologica (Legge provinciale 27 Maggio 2008, n. 5 Allegato B Capo IV – Carta di Sintesi della Pericolosità)
Il Piano urbanistico provinciale del 2008 ha introdotto la “Carta di Sintesi della Pericolosità” quale documento di armonizzazione delle diverse discipline tecniche volte alla classificazione del pericolo idrogeologico, per fornire un quadro unitario per la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio sulla materia del pericolo.
Il contenuto dello Studio di Compatibilità è fornito dall’Allegato C della Carta di sintesi della pericolosità – Indicazioni e precisazioni per l’applicazione delle disposizioni concernenti le aree con penalità elevate, medie o basse e le aree con altri tipi di penalità e di seguito riportato:
Lo studio di compatibilità previsto nel capo IV delle norme di attuazione del PUP, assicura in particolare l’analisi dettagliata, con specifico riferimento agli elementi indicati di seguito, delle condizioni di pericolosità a cui risultano esposti gli interventi di cui si propone la realizzazione, definendo anche gli accorgimenti costruttivi e di utilizzo, funzionali a rendere compatibili gli interventi medesimi rispetto al contesto esaminato.
Lo studio di compatibilità è parte integrante e sostanziale del progetto e contempla, in maniera pertinente e commisurata all’importanza e alle caratteristiche dell’intervento da effettuare, i seguenti elementi:
a) individuazione dei fenomeni attesi distinti secondo le categorie e tipologie riportate nelle carte della pericolosità (processi fluviali, torrentizi, movimenti di versante, valanghe, ecc.);
b) nel caso vi sia concomitanza di più fenomeni, dovrà essere approfondito l’ordine di importanza e relazione tra gli stessi e in particolare quale sia il fenomeno prevalente;
c) analisi della pericolosità mediante la definizione dell’intensità e della probabilità di ogni tipologia di fenomeno;
d) descrizione dei massimi effetti prevedibili causati dal fenomeno/i;
e) definizione della vulnerabilità e dell’eventuale incremento del carico insediativo esposto a pericolo, rispetto a quanto si intende realizzare in relazione agli effetti prevedibili causati dal fenomeno/i;
f) descrizione delle opere difensive di messa in sicurezza di tipo strutturale (opere paramassi, difese di sponda, paravalanghe, ecc.) e/o misure di sicurezza di tipo non strutturale (piani di evacuazione, limitazione utilizzi e accorgimenti d’uso, monitoraggi, ecc.), ivi compresa la verifica degli effetti indiretti, determinati dalle opere e misure sul contesto di riferimento;
g) definizione di un cronoprogramma di esecuzione degli interventi di messa in sicurezza preordinati alla realizzazione delle opere;
h) conclusioni dello studio in ordine alla compatibilità dell’intervento e dettagliata descrizione di tutti gli elementi ai quali è subordinata tale compatibilità, finalizzata anche alla attestazione di eventuale declassamento.
I contenuti dello studio di compatibilità assicura la rispondenza alle presenti disposizioni. Il medesimo studio non sostituisce ma eventualmente integra le relazioni e le verifiche tecniche di tipo geologico, geotecnico, idraulico e sismico richieste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni.
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